La tomba di Seti I a Qurna è la più maestosa tra quelle mai venute alla luce nella Valle dei Re. Misura circa 100 metri di lunghezza, ed è meravigliosamente decorata di delicati rilievi dipinti, perfettamente conservati. Vi penetrò per primo, nel 1817, Giovanni Battista Belzoni. Una serie di gradini conduce al primo, poi al secondo corridoio; tutte le pareti mostrano scene inneggianti al dio Sole e rappresentazioni del regno dei morti. Da una piccola anticamera con pozzo si scende nella prima camera a pilastri, dove i rilievi presentano, tra l’altro, raffigurazioni di asiatici, libici e popolazioni nere. Da qui, attraverso una rampa di scale, si accede a una disadorna seconda camera a pilastri; un’altra scala conduce ancora più in basso, alla terza camera a pilastri. Sul suo fondo si trova il pozzo mortuario o camera sepolcrale, una grande stanza con volta a botte, il cui soffitto zodiacale di un blu profondo, con costellazioni d’oro, è un vero trionfo dell’arte antica. Vi era custodito il magnifico sarcofago regale in alabastro trasparente, scolpito dentro e fuori con circa 700 figurine alte non più di 5 centimetri, rappresentanti le cerimonie in onore del defunto.